L’ozonoterapia o ossigeno-ozono terapia è un trattamento medico estremamente utile per la cura dell’ernia del disco. Fa parte delle Medicine Integrate, e utilizza una miscela di gas costituita da ossigeno (O2) e ozono (O3, ossia ha tre atomi di ossigeno legati tra loro).
Il gas origina da una bombola di ossigeno medicale messa in comunicazione con un apparecchio trasformatore specifico. Si forma la miscela di gas instabile di ossigeno-ozono, che deve essere utilizzato nel brevissimo periodo a fine terapeutico, secondo concentrazioni, dosaggi e vie di somministrazioni specifiche.
L’ossigenozono è molto più solubile del solo ossigeno quando entra in contatto con i liquidi biologici. Ha tantissime proprietà terapeutiche. In questo articolo ti parlerò della sua funzione antiedemigena, utilizzata per “asciugare” le ernie discali e i sintomi correlati.
Cos’è un’ernia discale
Tra un corpo vertebrale e l’altro della colonna vertebrale, è posto un disco intervertebrale fibrocartilagineo. E’ un vero e proprio ammortizzatore naturale, con la funzione di permettere il movimento della colonna vertebrale attutendo le pressioni sviluppate durante il movimento. Il nucleo polposo è posto al centro del disco ed è contenuto da un anello fibrocartilagineo.
Ogni volta che si salta, si ruota su se stessi, si corre, si sollevano pesi….si genera un aumento di pressione sulla colonna vertebrale, che per fortuna è attutito dai dischi intervertebrali, preservandone la salute. Le sollecitazioni maggiori sono sulle vertebre lombari, e quindi i dischi in tale parte della colonna sono più spessi.
Con il progredire dell’età questi dischi, nella loro parte centrale chiamata nucleo polposo, si disidratano. Per questo motivo la colonna viene ammortizzata meno e si generano dolori e limitazioni di movimento.
Quando il nucleo polposo fuoriesce dalla sua sede naturale si ha:
- una protrusione discale (il disco è ancora contenuto dall’anulus fibrosus parzialmente degenerato)
- un’ernia di vario grado (il disco esce fuori dall’anulus fibrosus lacerato e può comprimere le radici nervose dando importanti dolori)
Quindi la fuoriuscita del disco intervertebrale è secondaria alla lacerazione, parziale o totale, delle fibre dell’anello fibroso.
Le cause possono essere molteplici:
- microtraumi ripetuti durante l’attività fisica o lavorativa, per pesi o alterate posture
- traumatiche acute, come un incidente che causa una brusca curvatura della colonna o uno schiacciamento
- posture errate, prolungate anche per ore e ore nella vita quotidiana
Sintomi
Tipicamente si ha un dolore localizzato sulla colonna e/o un dolore lungo il decorso del nervo che è stato compresso dall’ernia. In caso di ernia lombare si ha quindi lombosciatalgia o cruralgia, in caso di ernia cervicale una cervicobrachialgia. La lacerazione del disco può liberare delle sostanze chimiche infiammatorie, che possono creare una radicolite irritativa, con sintomi radicolari anche in assenza di una vera e propria compressione nervosa.
Terapia
Per la cura dell’ernia discale si può utilizzare l’ossigeno-ozono terapia. Attraverso delle infiltrazioni paravertebrali, ossia delle iniezioni nei muscoli a lato della colonna vertebrale interessata dall’ernia, si cura l’erniazione. L’ozonoterapia infatti ha effetto antinfiammatorio, antidolorifico, miorilassante, rivascolarizzante e antiedemigeno. Sono tutti effetti che permettono di ridurre il gonfiore, e la conseguente compressione, che l’ernia esercita sulle radici nervose.
Ai fini antidolorifici l’ozonoterapia può essere affiancata da una valida agopuntura. Con degli aghi molto fini si stimolano dei punti specifici, aventi attività antidolorifica e antinfiammatoria, della persona sofferente.
Aggiungerei anche una valida valutazione osteopatica, per comprendere quali eventuali atteggiamenti viziati del corpo siano da correggere. Come dicevamo nelle cause, posture erronee al lavoro o nella vita quotidiana possono portare all’erniazione e al suo mantenimento nel tempo. Correggerle è essenziale, sia per curare l’ernia esistente, che per prevenire altre.
E’ per fornire un trattamento il più completo possibile che applico nel mio studio tutte queste tecniche associate, all’interno del Metodo Mie® (Medicine Integrate Energetiche).
La persona è al centro, nella sua globalità.
I sintomi vanno curati, certamente, ma va fatto nel modo più completo possibile, per capire cosa stia succedendo all’intera persona, e per prevenire problematiche future.
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