L’epicondilite può essere curata con l’ozonoterapia. Vediamo insieme in che modo.
Cos’è l’Epicondilite
L’epicondilite, chiamata comunemente “gomito del tennista”, è una infiammazione dei tendini che si inseriscono sull’epicondilo laterale del gomito. La continua sollecitazione dei muscoli epicondiloidei, ossia quei muscoli che permettono l’estensione del polso e delle dita, provoca una tendinite cronica.
Si presenta sopratutto nelle persone che restano per molto tempo con gli arti superiori nella stessa posizione forzata o che subiscono continue sollecitazioni (esempio macchinista, tennista, pianista, scrittore, mamme in fase allattamento..). Il perdurare dell’infiammazione comporta la perdita delle fibre elastiche del tendine e la sostituzione con fibre cicatriziali. Questo porta a una perdita di elasticità del tendine e a una degenerazione progressiva.
Sintomi
I sintomi tipici del gomito del tennista sono:
- dolore a livello del gomito, che si irradia dalla parte esterna del gomito fino all’avambraccio e al polso
- debolezza dell’avambraccio (dal gomito alla mano)
- dolore ai movimenti di estensione del polso
- difficoltà ad afferrare certi oggetti, ad esempio un bicchiere
- algia a portare pesi, stringere la mano di terze persone, girare una maniglia….
Terapia
Di solito la terapia è conservativa. L’so del ghiaccio locale, di antinfiammatori e antidolorifici e mettere il braccio a riposo sono le prime indicazioni che vengono date.
La terapia infiltrativa con la miscela gassosa di ossigeno-ozono viene utilizzata con notevole beneficio. Grazie alla sua azione antinfiammatoria e antidolorifica, questo gas agisce con successo nelle forme iniziali e intermedie di epicondilite. L’ozonoterapia è priva di effetti collaterali sulle strutture tendinee. A differenza delle infiltrazioni con alcune formulazioni cortisoniche, non lascia residui microcristallini sui tendini e non lede le fibre.
Di norma vengono effettuate delle infiltrazioni locali nella regione del gomito e dell’avambraccio, con frequenza bisettimanale, per un ciclo di 8-10 sedute. Gli aghi utilizzati sono estremamente sottili.
Come per tutte le patologie osteotendinomuscolari, lo stretching e la riabilitazione sono indicati nel post trattamento.
Medico chirurgo esperta in Medicina Integrata Energetica
Ideatrice del Metodo Mie®
La persona al centro